Laser in mix con cellule staminali, tecniche d' avanguardia, al centro del primo convegno Eurocornea, Società europea cornea. Migliori risultati, minori complicanze ma non sempre soluzioni per tutti. Come laser a eccimeri e cross-linking nel cheratocono, responsabile del 95% dei trapianti. «Non in tutti i casi, né basta una sola visita - precisa Paolo Vinciguerra, Istituto Clinico Humanitas, Milano - È essenziale la quantità di cornea esistente e l' uso di un laser programmabile per evitare che l' ablazione si concentri in un punto in cui lo spessore è più sottile». Verso la soffitta il trapianto di cornea: in 9 casi su 10 ora basta sostituire la parte malata. L' epitelio si può ricostruire col trapianto di staminali: nelle ustioni da calce (diffuso incidente sul lavoro) e cicatrici da cheratite erpetica. «Sfiliamo un sottile disco di cornea, mantenendo la fisiologica geometria corneale», spiega Leonardo Mastropasqua, Direttore Clinica Oftalmologica Università di Chieti-Pescara. I successi della tecnica - messa a punto dall' equipe di Graziella Pellegrini e Michele De Luca (Università Modena, Reggio Emilia), Paolo Rama (Istituto San Raffaele, Milano) e pubblicata già nel ' 97su Lancet - superano il 75% e sono confermati dal nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine.(annamaria messa)
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